Dal calcio alla cucina per conquistare la storica qualificazione alla finale mondiale del Bocuse d’Or, che si terrà a Lione (Francia) i prossimi 1 e 2 giugno 2021.
A guidare il Team Italia nella selezione europea, con la prestigiosa carica di coach, è Lorenzo Alessio, classe 1985, nato a Gioia Tauro.
Nella qualificazione di Tallinn (Estonia), anche se sul podio sono saliti Norvegia, Danimarca e Svezia, l’Italia è tra le dieci squadre che si sono aggiudicate il lasciapassare per la finale mondiale del Bocuse d’Or 2021, in uno scenario completamente diverso rispetto al solito: nessun pubblico ad applaudire, all’interno della Saku Arena, con solo i team e la giuria presenti nel padiglione adibito per le gare.
Un modo anomalo di vivere la competizione più importante al mondo, nata dall’idea di Paul Bocuse nel 1987.
Per il Team Italia, guidato dallo chef comasco Alessandro Bergamo, già sous chef di Carlo Cracco e finalista della regione Italia e Sud Est Europa di San Pellegrino Young Chef 2020, è comunque un grandissimo risultato ottenuto, perché il verdetto finale si discuterà solo a Lione, in Francia, nel 2021.
Con lui il commis Francesco Tanese e lo chef coah Lorenzo Alessio, membro della Federazione Italiana Cuochi, che nei mesi precedenti la gara ha allenato duramente i suoi colleghi per tenere testa ai colleghi europei.
Ad aiutare e mettere nelle condizioni gli azzurri di passare il turno europeo il presidente Bocuse d’Or Italy Academy, Enrico Crippa, e il direttore Luciano Tona, che hanno studiato il vassoio che è stato presentato a una giuria composta dai migliori chef di tutta Europa, tra cui il vice presidente Bocuse d’Or Italy Academy, Carlo Cracco.
Per arrivare alla finale europea gli azzurri si sono sottoposti a mesi di severi allenamenti, che hanno coinvolto anche il presidente della Federcuochi, Rocco Pozzulo, e della FIC Promotion, Carlo Bresciani, oltre a diversi esperti tra architetti, scultori, ingegneri e tecnologi, al fine di trovare le soluzioni più innovative per la presentazione di un programma di cucina competitivo all’interno del più celebrato circuito d’eccellenza mondiale.
“Non so tramutare in parole quello che provo in questo momento – ha commentato il coach Lorenzo Alessio –. Arrivare a Tallin, dopo il lockdown, ci è sembrato un sogno. Durante la gara abbiamo lavorato bene, siamo stati precisi al millesimo, siamo stati in apnea per 5 ore e 35 minuti, ma ce l’abbiamo fatta. Adesso festeggiamo, è stato un anno difficile e ci meritiamo questo risultato. Ora ci aspetta Lione, abbiamo poco tempo ma dobbiamo riuscire a dare il meglio di noi, ad ogni costo”.
“Abbiamo lavorato bene ma sappiamo che possiamo fare meglio – commenta Carlo Cracco, vice presidente Bocuse d’Or Italy Academy –. Il piatto della Norvegia era effettivamente il più bello, giustissimo, ma dopo c’eravamo noi. Il nostro piatto di pesce sembrava quasi nordico per la completezza e anche la quaglia era perfetta, completa, sapori giusti. Quest’anno il livello era davvero molto alto, ma adesso è tempo di pensare a Lione”.
Alessio, dopo l’inizio promettente come calciatore nell’AS Roma, ha lasciato il calcio e si è dedicato con successo alla cucina, scegliendo come terra d’adozione la Romagna e formandosi con il grande chef Paolo Teverini.
Parte da lì una carriera che lo ha portato in giro per l’Europa per poi mettersi alla guida delle cucine dell’Hotel Roma di Cervia.
Contemporaneamente entra nella Federazione Italiana Cuochi, dove raggiunge grandi risultati nelle competizioni gastronomiche.
Esperienza che lo porta a far parte della Nazionale Italiana Cuochi dal 2014, prima come componente della Team Competizioni poi come coach del Team Junior.
Grazie a questa lunga esperienza è stato scelto da Accademia Bocused’Or Italia a guidare come coach il giovane team che si è conquistato la finale di Lione.
Ultimamente la FIC (Federazione Italiana Cuochi) lo ha nominato Direttore Tecnico dei Campionati della Cucina Italiana 2020, che si sono tenuti a Rimini nello scorso mese di febbraio.